lunedì 5 ottobre 2009

Come leggere le etichette degli alimenti

Quando si acquista un alimento confezionato è importante controllare che abbia un’etichetta nutrizionale, dove si può trovare il valore calorico (kcal) che esprime l’energia che quel prodotto può fornire. La voce kjoule (kj) (un’unità di misura internazionale) stampata vicino a quella delle calorie, dà la stessa informazione. In Italia solitamente si fa riferimento alle calorie (kcal). Le calorie sono sempre riferite a 100 g di prodotto al netto, cioè di parte consumabile, per cui è necessario moltiplicare quel valore per il peso dell’alimento che noi mangiamo, per avere il reale valore calorico.

Per controllare il contenuto degli ingredienti presenti nei prodotti come proteine, grassi zuccheri,..(sempre riportati obbligatoriamente) occorre sapere che l’elenco degli stessi è in ordine decrescente per peso. Il primo è quello presente in maggior quantità, il secondo in quantità minore e così via. Danno in genere maggiori garanzie quei prodotti che forniscono informazioni utili per la salute, quali ad esempio la quantità di zuccheri, proteine, grassi (ancor meglio se segnalata anche la quantità di grassi saturi e di colesterolo), fibra alimentare e sodio o facilitano le scelte anche quantitative del consumatore, ad esempio fornendo i valori nutrizionali per singole porzioni (es. per ogni merendina) o per singolo componente (ogni biscotto, ogni fetta di...).

Nel caso del sodio segnalando le equivalenti quantità di sale, informazione utile per chi deve tenere sotto controllo l’apporto di sodio nella propria alimentazione. Si dovrebbe limitare il consumo di snack confezionati, meglio dare preferenza a quelli con il minor apporto calorico (kcal) per porzione. Lo snack o una merendina non deve fornire troppe calorie (circa il 5% delle kcal totali/die): una porzione per adulto non dovrebbe superare le 150-200 calorie, soprattutto in presenza di uno stile di vita sedentario. Solo nel caso di chi pratica molta attività fisica, di intensità elevata, è possibile permettersi uno spuntino più sostanzioso.

E' importante porre attenzione al contenuto di grassi: tra due snack, scegliere quello con il minor contenuto di grassi per porzione. Se il contenuto di grassi supera i 9 g per porzione è opportuno non consumarne più di uno al giorno, prestando anche attenzione all’apporto di grassi anche degli altri alimenti consumati (es. formaggi, insaccati) ed alla quantità di condimento utilizzati nell’arco della giornata. Se viene specificata la tipologia di grassi contenuti e compaiono voci quali: burro, panna, strutto, grassi vegetali o idrogenati, è bene sapere che si tratta di grassi di tipo saturo, anche se di origine vegetale (come nel caso dell’olio di cocco e di palma e della margarina), il cui consumo, se eccessivo, è responsabile dell’aumento del colesterolo e della conseguente riduzione dell’elasticità dei vasi sanguigni. I grassi saturi consumati nell’arco della giornata, per un soggetto adulto, non dovrebbero mai superare i 20 gr circa.

Per maggiori approfondimenti, visita il sito ufficiale della Dott.ssa Rosalba Galletti

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